Tra le 200 opere dipinte da Frida, uno spazio di particolare rilievo è sicuramente occupato dai suoi autoritratti.
Dipingere se stessa, infatti, è per lei un modo per scoprirsi e guardarsi dentro, per affermare se stessa e la sua esistenza, per sdoppiarsi e quindi potersi rappresentare anche dal di fuori per creare infine quella che potremmo definire una vera e propria autobiografia visuale.
L’autoritratto nella sua produzione è lo strumento fondamentale per capire e capirsi, e ciò emerge fin dall’ “Autoritratto con vestito di velluto”(1925), il primo di una lunga serie.
L’intensità dello sguardo rivolto allo spettatore non è nient’altro che il riflesso della pittrice allo specchio che ora è maschera, ora è simbolo, ora è se stessa.
E ora ti andrebbe di metterti a confronto proprio con Frida?
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